Il violentissimo uragano Helene si è abbattuto sulla Florida e su altri cinque Stati americani. Guarda caso, quest’anno, inondazioni in tante aree del mondo. Tutto naturale? Mah…

Ieri, in Florida, i venti hanno superato i 200 km l’ora. Piogge spaventose

Non c’è solo l’Emilia Romagna a dover fronteggiare piogge e inondazioni. Negli Stati Uniti d’America, a meno di un mese dalle elezioni presidenziali, un uragano, al quale è stato dato il nome di Helene, sta provocando un disastro. L’uragano si è abbattuto soprattutto sulla Florida, provocando danni anche in altri due Stati, Georgia e North Carolina. Problemi anche in Tennessee, in Alabama e in Virginia. Si contano circa cinquanta morti mentre il numero dei dispersi, fino a questo momento, non è stato calcolato: ma si suppone che siano tanti. Le piogge fortissime e le inondazioni hanno lasciato circa 4 milioni cittadini americani senza energia elettrica. “L’uragano ha raggiunto la quarta categoria sulla scala Saffir Simpson, il più alto a colpire quest’area, con venti che hanno superato i 225km/h“, scriveva ieri MeteoWeb. Leggendo l’articolo pubblicato ieri da MeteoWeb (che trovate qui) si rimane impressionati. Così come impressionanti sono i video pubblicati nello stesso articolo, con automobili e abitazioni finite sott’acqua.

Cos’è che sta provocando questa violenza del clima? Le prime indiziate sono le alte temperature dei mari. Ma c’è il dubbio che ci sia di mezzo lo zampino dell’uomo ormai in grado di manomettere il clima

Prima di arrivare negli Stati Uniti d’America l’uragano Helene ha colpito il Messico e, precisamente, la Penisola dello Yucatan: strade allagate, alberi abbattuti e tanta paura tra gli abitanti. La violenza delle piogge e del vento ha sfiorato la città turistica di Cancun. Danni sono stati registrati anche a Cuba, dove migliaia di abitazioni e aziende sono rimaste senza energia elettrica. Ci si interroga sulle cause di un uragano così violento. Le prime indiziate sono le alte temperature del mare registrate quest’anno: più calda è l’acqua del mare, maggiori sono le piogge e più forti sono gli uragani (qui un articolo). Non a caso la National Oceanic and Atmospheric Administration ha previsto per quest’anno una stagione degli uragani atlantici superiore alla media proprio a causa delle temperature oceaniche da record. Fin qui la scienza ufficiale. C’è poi un’altra scienza, meno ufficiale e molto criminale: ovvero la manomissione del clima da parte dell’uomo. E’ un argomento che abbiamo affrontato più volte (qui un articolo dove troverete allegati altri articoli su tale argomento). Continuando di questo passo, tra cambiamenti climatici legati al Sole e manomissione del clima da parte dell’uomo, andremo incontro a carestie, proprio come avveniva nell’antichità (qui un articolo): argomento che dovrebbe essere affrontato dal G7 Agricoltura e Pesca in corso a Siracusa, dove, invece, si pensa soltanto a passerelle vacue e fatue.

Il dubbio è che le grandi potenze si facciano la guerra tra loro a colpi di cambiamenti climatici indotti. Quest’anno alluvioni gravi in Cina, in Russia, in India, in Africa, in Australia, in Europa, Italia in testa con le inondazioni in Emilia Romagna

Come scriviamo spesso, i fenomeni climatici vanno visti nell’insieme, proprio per cercare di comprendere cosa sta succedendo nel mondo. In queste ore le cronache ci raccontano dei danni prodotti dall’uragano Hlene in alcuni Stati americani. Ma se si dà un’occhiata allo scenario dei nove mesi di quest’anno si rimane colpiti dal gran numero di alluvioni. Cominciamo con la Cina: Aprile di quest’anno, circa 50 mila persone rimaste con le abitazioni allagate (qui un articolo). Maggio: piogge violentissime fanno crollare un’autostrada, provocando circa 50 morti (qui articolo e video). Ancora un’altra inondazione in Cina (qui un video). Sempre in Cina Luglio di quest’anno: piogge violentissime, 240 mila sfollati (qui articolo e video). Dalla Cina alla Russia. Dove ad Aprile e a Maggio di quest’anno sono state registrate alluvioni impressionanti (qui un articolo). E qui un video nel quale si vede un intero villaggio della Siberia ‘inghiottito’ dalle piogge torrenziali. Clima problematico anche in alcune aree del Sudamerica: alluvioni in Brasile (qui un articolo), Paese che quest’anno è stato colpito da un’ondata di caldo eccezionale con temperature che hanno superato i 60 gradi centigradi (qui un articolo). Alluvioni terribili quest’anno a fine Luglio anche in India (qui un articolo) e il maltempo continua, tra altri e bassi, anche in questi giorni (qui un articolo con allegato un video che illustra un edificio affondato nel fiume Gange). In Africa, sempre quest’anno, inondazioni senza precedenti in vari Stati (qui un articolo). Australia: al 30 Giugno di quest’anno è stato calcolato che le piogge hanno provocato danni pari a 1,6 miliardi di dollari australiani (qui un articolo). Poi ci sono le inondazioni che, quest’anno, hanno colpito l’Europa centrale: Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Romania, Ungheria, Germania e Slovacchia. E le alluvioni che hanno colpito, in Italia, Emilia Romagna, Toscana e Marche. Tutti fenomeni naturali, o le grandi potenze in guerra si affrontano l’un l’altra a colpi di cambiamenti climatici? Ormai il ‘complottismo’ su tale materia è stato archiviato, perché il cosiddetto cloud seeding (tradotto forse impropriamente come inseminazione delle nuvole) fa parte delle nostre vite. Basta andare sulla rete per leggere centinaia di articoli su tanti Paesi del mondo che provocano le piogge artificiali (qui ne potete leggere uno e qui ne potete legge un altro con allegati alcuni VIDEO). 

Foto tratta da Il Messaggero

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