Coloro che seguivano Gesù erano considerati i reietti emarginati dalla società, e solo da Gesù trovavano accoglienza

di Frate Domenico Spatola

Nel futuro, dice Luca, si ribalteranno le sorti: i sazi, avranno fame, e gli spensierati, insensibili alle sofferenze altrui, saranno nel dolore e nel pianto

Luca ha le sue Beatitudini. Le applica dirette ai poveri che nella sua Comunità non difettavano. Sono poveri di censo, e null’altro possiedono che il regno di Dio. Ne sottolinea i disagi della fame. Dio li avrebbe saziati, o la tristezza del pianto, perché li avrebbe consolati. Li mette al riparo dall’odio degli uomini quando li porranno al bando o li insulteranno, disprezzando il loro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Coloro che seguivano Gesù erano considerati i reietti emarginati dalla società, e solo da Gesù trovavano accoglienza. E per questo venivano rifiutati a causa di lui. A costoro Gesù prometteva ricompensa grande nel cielo. I lamenti funebri come “guai” li rivolgeva ai ricchi, che soddisfatti in questa vita, non speravano nell’aldilà avendo già la loro consolazione. Nel futuro si ribalteranno le sorti: i sazi, avranno fame, e gli spensierati, insensibili alle sofferenze altrui, saranno nel dolore e nel pianto.
Il monito finale lo riservò ai discepoli, invitandoli a non acquisire mentalità mondana, per cui tutti li applaudiranno, perché li riconosceranno propri. Così in passato agivano con i loro padri, per adulazione, i falsi profeti.

Foto tratta da Non di Solo Pane

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