La Russia si accinge a bloccare le esportazioni di uranio, titanio e nichel. Una mossa per provocare inflazione soprattutto in Europa. Non si esclude anche una stretta sull’oro

Senza fretta, dopo aver sconfitto sul piano militare l’Occidente in Ucraina, la Russia si accinge a bloccare le esportazioni di materie prime strategiche. Aspettiamoci a breve un notevole un aumento dell’inflazione

La Russia sta valutando lo stop all’esportazione di materie prime strategiche. Lo ha detto il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. La mossa si configura come una rappresaglia alle sanzioni occidentali. Le materie prime strategiche che la Russia si accinge a non esportare più in Occidente sono uranio, titanio e nichel. A queste si potrebbero aggiungere altre materie prime. La Russia è leader nel mondo per riserve di gas naturale (quasi il 22% delle riserve mondiali), per l’oro quasi (23% delle riserve mondiali) e per i diamanti (55%). Che succederà ora? La Francia, ad esempio, tra un paio di anni, e forse anche meno, non avrà più l’uranio che fino ad oggi ha scippato all’Africa, dal momento che le popolazioni africane stanno cacciando i francesi dal loro Continente. Come potete vedere nella foto sopra (tratta da Wikipedia), l’Europa è totalmente priva di uranio. Sarà interessante capire dove la Francia prenderà l’uranio per far funzionale le proprie centrali nucleari. Da non sottovalutare anche la carenza di titanio e nichel. Per non parlare dell’oro. Come scriviamo spesso, il progetto dei Paesi del BRICS è arrivare ad una moneta unica coniata dallo stesso BRICS agganciata all’oro. Con la Russia che controlla poco meno di un quarto dell’oro mondiale ci potrebbero essere problemi per l’Occidente. Intanto si comincia con uranio, titanio e nichel. La nostra sensazione è che riducendo le esportazione di queste tre materie prime strategiche, nell’Occidente si scatenerà inflazione, con riferimento soprattutto all’Unione europea. Hanno voglia la FED (Banca Centrale Americana) e la BCE, la finta Banca Centrale Europea, ad alzare i tassi di interesse: infatti, quando l’inflazione è provocata da carenza di materie prime l’innalzamento dei tassi di interesse non serve a una beata minchia (o meglio, serve solo alle banche per pelare i cittadini lucrando sui mutui)…

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