Il rapporto tra Gesù e il suo discepolo Pietro elevato a “prima pietra” non sempre è stato facile. In qualche occasione il futuro San Pietro si è beccato qualche duro rimprovero

di Frate Domenico Spatola

8 Agosto 2024, Giovedì della XVIII settimana del tempo ordinario: Matteo 16, 13-23

Alle falde dell’Hermon, da dove nasce il fiume Giordano, presso Cesarea di Filippo, Pietro fece a Gesù la bella professione di fede, dichiarandolo “il Cristo” e “il Figlio del Dio vivente”. Sopravanzava i colleghi che lo avevano identificato con uno degli antichi Profeti redivivo. Gesù, verso Pietro, non fece da meno, e lo elevò a “prima pietra” con cui avrebbe costruito la sua Chiesa. “Immortale”, la definì, perché il potere della morte mai ne avrebbe minato la sopravvivenza. Aggiunse inoltre a Pietro le stesse prerogative da “maggiordomo”, affidandogli le “somme chiavi”, per aprire e chiudere da plenipotenziario le porte del Regno. Quando però Gesù parlò della sua imminente cattura e morte a Gerusalemme, Pietro si ribellò. Questa volta il Maestro pretese dal discepolo che ritornasse al suo posto, dietro di lui, e non pretendesse di indicare il da farsi. Lo vide nemico, e lo apostrò “satana” (tentatore).

Foto tratta da La Luce di Maria

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