Gesù utilizza la metafora dell’albero improduttivo, che verrà tagliato e bruciato. Un avvertimento a chi utilizza male i talenti che ci consegna il Signore

di Frate Domenico Spatola

26 Giugno 2024, Mercoledì della XII settimana del tempo ordinario: Matteo 7,15-20

Gesù coglieva dalle cose semplici i modelli per il suo Vangelo. Dai falsi profeti, che allora come oggi dovevano essere tanti, mise in guardia i discepoli. Li configurava ai “lupi rapaci, vestiti da pecore”. Quali gli indizi per riconoscerli? I frutti come opere. Stessa pista offrirà, in altro Vangelo, per farsi riconoscere Figlio di Dio: le stesse opere del Padre, e tutte a favore dell’umanità. Insomma “alberi buoni dànno frutti buoni”. Anticipò anche il finale dell’albero improduttivo. Constatato il fallimento, verrà tagliato e bruciato.

Foto tratta da La Luce di Maria

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