Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg vuole più armi nucleari: dirà che sono democratiche, pacifiche magari da utilizzare a fin di bene?

Con la sua consueta chiarezza il filosofo Diego Fusaro dimostra che quella in corso non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, ma è invece “il conflitto che Washington sta conducendo contro Mosca (usando l’Ucraina e il guitto Zelensky come semplice strumenti sacrificabili)”

di Diego Fusaro

Stoltenberg, segretario della NATO il cui nome ricorda irresistibilmente il detto latino nomina sunt omina, ha recentemente affermato che la NATO valuta lo schieramento di più armi nucleari. Avete letto correttamente: più armi nucleari. Ci manca solo che Stoltenberg spieghi che si tratta comunque di armi nucleari democratiche, pacifiche e a fin di bene. Ovviamente ora non tiene più in alcun modo la narrazione, finora ripetuta in forma martellante, secondo cui l’Occidente sta solo aiutando l’Ucraina a difendersi dall’invasore. Ed emerge chiaramente come, accanto alle due figure finora evocate dell’invasore e dell’invaso, ve ne sia evidentemente una terza: l’invasato. Tale è a tutti gli effetti l’Occidente liberalprogressista a trazione washingtoniana, il cui fanatismo bellico si manifesta ora nella sua forma più radicale e insensata, contraria alla ragione e anche al buon senso. Sicché sarebbe opportuno formulare pacatamente alcune domande tutto fuorché oziose: chi è davvero a volere la guerra? Chi rappresenta il pericolo massimo per l’umanità? E, ancora, chi deve essere fermato il prima possibile? Chi sta trascinando il mondo intero nell’abisso? Se a queste domande rispondete citando la Russia e non la civiltà dell’hamburger, vuol dire una cosa soltanto: che la manipolazione condotta quotidianamente dei padroni del discorso e dall’ordine mediatico unificato è riuscita nel suo intento propagandistico, facendo come sempre apparire i nemici come amici e gli amici come nemici. Di più, facendo apparire i problemi come le soluzioni. Se ancora non avete capito che questa non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, ma è invece il conflitto che Washington sta conducendo contro Mosca (usando l’Ucraina e il guitto Zelensky come semplice strumenti sacrificabili), allora realmente siete “capita insanabilia” irredimibili e nella posizione analoga a quella di chi, al cospetto del foglio bianco, continuasse a ripetere che esso è nero, per il semplice fatto che così dicono i giornali e le televisioni. Lo diciamo spesso e lo ripetiamo anche ora: al cospetto del nostro tumultuoso e insensato presente, perfino Orwell appare un dilettante.

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