Gesù smaschera e mette nel sacco i capi religiosi d’Israele: sacerdoti, scribi e anziani interrogandoli sul battesimo di Giovanni

di Frate Domenico Spatola

1 Giugno 2024, Sabato della Ottava settimana del tempo ordinario: Marco 11,27-33

I capi religiosi d’Israele si arrogavano autorità divina, che dicevano “mediata da Mosè” per custodire e controllare e per fare eseguire la Legge. Mentre Gesù, se questa ostacolava la felicità della gente, tendeva ad abolirla e a farla trasgredire vistosamente. Venne il sinedrio. Erano i capi sacerdoti, gli scribi e gli anziani che volevano sapere da Gesù da chi derivasse l’autorità per il suo comportamento, tacciato di illegalità.
Gesù smascherò la loro malafede, interrogandoli su un tema che facevano fatica ad accettare, ossia il battesimo di Giovanni. Lo avevano contestato e provato a impedirglielo, per cui Gesù voleva sapere se lo consideravano di origine divino o umano. Era cruciale la risposta, perché lo riconoscevano divino, Gesù avrebbe reagito chiedendo: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se invece avessero risposto che era umano si sarebbero inimicata la folla che lo riteneva un profeta. Non si vollero pronunciare. Gesù si negò di rispondere perché li vide ostinati.

Foto tratta da La Luce di Maria

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